Olbia sorprende nella top 3 delle città più “wine friendly” e 17 etichette sarde conquistano i Tre Bicchieri 2026: l’isola brinda al suo vino.
Non solo mare cristallino e spiagge da cartolina. La Sardegna, terra che ormai da decenni ha consolidato la propria reputazione turistica, oggi raccoglie prestigiosi riconoscimenti anche in campo enologico. Due notizie, arrivate quasi in contemporanea, lo confermano: Olbia si ritrova sul podio delle città italiane più “wine friendly” e ben 17 etichette sarde premiate con i Tre Bicchieri 2026 del Gambero Rosso.

Un doppio riconoscimento che racconta come l’isola stia imparando a valorizzare non soltanto i suoi paesaggi, ma anche la qualità delle produzioni vinicole, dal Cannonau al Vermentino.
Olbia, sorpresa sul podio “wine friendly” (e i Tre Bicchieri premiano la regione in toto)
La classifica elaborata da Press Release Hub mette in fila le città italiane più amiche del vino, considerando numero e qualità delle enoteche, recensioni online e prezzo medio delle bottiglie. In testa troviamo Alba (6,34 punti), capitale delle Langhe, seguita da Siena (6,04), cuore della Toscana vinicola. Al terzo posto, con 6,03 punti, spunta a sorpresa Olbia.
La città gallurese non ha alle spalle la tradizione secolare di Piemonte e Toscana, ma il Vermentino di Gallura DOCG rappresenta una carta vincente: è l’unica DOCG sarda e ha consolidato negli anni la reputazione del territorio. Nessun’altra città dell’isola è entrata nella top 15, a dimostrazione che il risultato di Olbia non è scontato ma frutto di una specifica identità enologica.
Alla soddisfazione cittadina si aggiunge quella regionale: il Gambero Rosso ha premiato con i Tre Bicchieri 2026 ben 17 vini sardi. Il simbolo resta il Turriga 2021 di Argiolas, bandiera dell’isola, insieme al Marchese di Villamarina 2021 di Sella & Mosca, storica interpretazione di Cabernet ad Alghero.
Accanto ai nomi consolidati emergono anche nuove realtà: il Perdas Longas 2023 del giovane Francesco Cadinu, già considerato Cannonau rivelazione, e l’Hospes Riserva 2022 di Iolei, che rinnova la tradizione del Nepente di Oliena.
Il vitigno principe della Sardegna, il Cannonau, domina con otto etichette premiate, segno di una vitalità che coinvolge produttori storici e nuove generazioni. Sul fronte dei bianchi brilla il Vermentino di Gallura, con cinque etichette sul podio, tra cui Maìa di Siddùra, Sciala di Surrau e Pitraia di Tenute Gregu. Confermati anche il Tuvaoes 2024 di Cherchi e il Ràfia di Santa Maria la Palma, veri punti di riferimento per la tipologia. A chiudere il cerchio il Nuracada Bovale 2022 di Audarya, testimonianza della riscoperta dei vitigni minori.
Le due notizie giunte in contemporanea lanciano un messaggio chiaro all’Italia intera: l’isola non è solo turismo balneare, ma anche una destinazione enologica da scoprire, calice dopo calice.