Dall’antico nome “Ichnusa” al mito degli Shardana: i tanti appellativi con cui l’isola è stata descritta nei secoli.
La Sardegna ha cambiato volto e nome più volte nel corso dei secoli, nella sua storia ultra millenaria (basti pensare che le tracce dei primi uomini risale ad un periodo tra i 500.000 e i 100.000 anni fa e che dal Neolitico in poi gli abitanti hanno lasciato importanti tracce di loro). Ogni popolo che è approdato nel corso della storia in Sardegna l’ha ribattezzata a modo suo, lasciando dietro di sé una scia di appellativi che oggi raccontano tanto dell’isola. Alcuni sono sobri e tecnici, altri poetici e suggestivi, altri ancora legati a figure mitiche. E tra questi, ce n’è uno che oggi tutti conoscono (ma stampato su un’etichetta di birra).

Il nome più antico e forse più affascinante è Ichnusa. Deriva dal greco ichnos, che significa “orma” o “traccia”. A guardare l’isola dall’alto, il paragone è immediato: la forma ricorda davvero un piede. Non stupisce che sia nata la leggenda dell’impronta divina, come se Dio avesse lasciato il segno del suo passaggio in mezzo al Mediterraneo. Quel termine è sopravvissuto nei secoli, fino a diventare marchio di una delle birre più bevute in Italia, trasformando un’eredità antica in un simbolo pop.
Sardinia, Sandaliotis, Shardana, Sardus, Sardò… quante storie e quante leggende
I ben pratici Romani la chiamavano semplicemente Sardinia, “terra dei Sardi”, e da lì il nome è rimasto in uso in gran parte del mondo latino. I Bizantini, invece, preferirono sottolinearne la forma, con le varianti Sandalion o Sandaliotis, che rimandano al concetto di “sandalo”.
Altri scrittori antichi hanno invece giocato con l’immaginazione per descriverla. Plinio il Vecchio e Pausania la descrivevano come “isola felice” o persino come “un continente in miniatura”, viste le sue dimensioni e la varietà di paesaggi. Un modo elegante per dire che la Sardegna, per chi arrivava dal mare, sembrava racchiudere il mondo intero.

La storia si intreccia poi con la leggenda. Gli Shardana, guerrieri del mare citati nelle fonti egizie, sono stati spesso identificati con gli antenati dei Sardi. Il loro nome, Sherden o Shard, avrebbe dato origine a quello dell’isola.
Non mancano neppure figure eroiche. Uno dei presunti fondatori sarebbe Sardus, celebrato come capostipite e fonte etimologica di “Sardegna”. E perfino una donna entra nei racconti: Sardò, citata da Platone, da cui deriverebbe il nome della città di Sardeis in Asia Minore. Un intreccio di geografie reali e immaginarie che rende l’origine del toponimo ancora più affascinante.