La prima edizione romana della Coppa Cobram è stata annullata all’ultimo: niente gara, solo disguidi, mail notturne e una frittatona fantasma.
Doveva essere una grande festa per i 50 anni di Fantozzi ed è invece finita con un epilogo molto amaro. La Coppa Cobram di Roma, annunciata come l’evento più demenziale e divertente dell’autunno capitolino, si è schiantata contro il muro della burocrazia: la Questura non ha concesso i permessi e l’organizzazione ha cancellato tutto… all’1:16 di notte.
Quando gli oltre 80 iscritti, che avevano pagato la quota di 45 euro, si sono presentati la mattina pronti a inforcare la bici, hanno scoperto che non ci sarebbe stato nessun via libera. O meglio, qualcuno lo aveva scoperto grazie alla mail arrivata a notte fonda, ma non tutti. Così, al posto della partenza, i corridori si sono ritrovati con casco e borraccia in mano e una delusione di dimensioni sesquipedali.
Il percorso previsto era di circa 15 km – ben meno della competizione originale – con salita fino a Forte Antenne. Tutto organizzato per rievocare l’assurda gara del film “Fantozzi contro tutti”. Solo che nello stesso giorno, poco distante, c’era Roma-Verona con oltre 60mila spettatori attesi all’Olimpico. Gestire entrambe le cose era impossibile: la Questura ha stoppato la corsa per ragioni di ordine pubblico (anche perché stoppare la Roma era un po’ più difficile)
L’organizzatore si è scusato, promettendo rimborsi a chi li chiederà e fissando una nuova data: 12 ottobre, stavolta con il benestare del Municipio II. Ma resta il dispiacere dei partecipanti che non hanno potuto vivere questa esperienza fantozziana: nel prezzo del biglietto erano incluse anche altre chicche – frittatona di cipolle, Peroni gelata e polpettine bavaresi, elementi indissolubilmente legati al ragioniere più famoso d’Italia.
Nonostante tutto e nonostante il divieto, una trentina di irriducibili ha deciso di pedalare comunque. Nessun via ufficiale, nessuna medaglia: solo la soddisfazione di dire “io c’ero”, con lo stesso approccio eroico e disperato del ragioniere che affrontava salite impossibili e curve assassine.
La Coppa Cobram è una corsa ciclistica inventata nel film “Fantozzi contro tutti” (1980). Nel film, il visconte Cobram – capo sadico e ossessionato dal ciclismo – obbliga i dipendenti della Megaditta a una massacrante corsa su due ruote. Settantina di chilometri tra pioggia, cadute e scenette indimenticabili, con Fantozzi che vince solo grazie a una bibita “miracolosa”. Una parodia dello sport trasformato in tortura aziendale, rimasta impressa nell’immaginario collettivo.
Il paradosso romano è che la rievocazione è naufragata non per maltempo o cadute, ma per un permesso mancante. Un epilogo che sembra scritto dallo stesso Villaggio: tra panini fantasma e pedalate rimandate, il destino della corsa è stato più fantozziano della sua stessa ispirazione.
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