Olivastri millenari, Luras

Olivastri millenari in quel di Luras
Olivastri millenari, Luras – sardegnadavedere.it

Nel comune di Luras sono presenti alcuni olivastri millenari, il più antico “s’Ozzastru” si trova in località Santu Baltòlu di Karana, nei pressi della chiesa campestre di San Bartolomeo.

Questo imponente olivastro ha una circonferenza di 12 metri circa ed un’altezza di 8 metri, la sua età è stimata tra i 3.000 e i 4.000 anni, che lo rendono l’albero più vecchio d’Italia e uno dei più vecchi d’Europa.

Nel 1991 è stato dichiarato con decreto ministeriale Monumento Naturale.

Da questo punto è anche possibile ammirare il Lago Liscia, e la bellezza delle campagne galluresi.

Come Arrivare: partendo da Olbia bisogna prendere la strada provinciale 38 in direzione Priatu, successivamente seguire la direzione per “la Maciona” poi troveremo le indicazioni che indicano Olivastri millenari. Nel complesso la distanza partendo da Olbia e di circa 38 km.

S’Ozzastru, un simbolo culturale e turistico

S’Ozzastru non è soltanto un albero monumentale, ma anche un emblema della Sardegna. Nei secoli è stato punto di riferimento per viandanti e pastori, diventando parte integrante delle tradizioni locali. Oggi il sito è visitato da turisti e appassionati di natura che, oltre alla suggestione del “patriarca verde”, possono scoprire un itinerario che unisce storia, paesaggio e spiritualità.

Il soprannome nasce dal fatto che questo olivastro, con i suoi oltre 3.000 anni di vita, è considerato il “capostipite” degli ulivi isolani (e della zona nello specifico): un gigante che ha visto passare intere civiltà senza mai piegarsi. È storia, perché ha attraversato epoche nuragiche, romane e bizantine restando sempre nello stesso luogo; è paesaggio, perché la sua chioma regala scorci unici sul Lago Liscia; ed è anche spiritualità, grazie alla vicinanza con la chiesetta di San Bartolomeo, che lo ha reso per secoli luogo di raccoglimento e meditazione.

La comunità di Luras (comune da circa 2000 abitanti nella provincia della Gallura Nord-Est Sardegna) lo considera un vero custode della memoria, capace di raccontare con la sua sola presenza oltre tre millenni di vicende umane e naturali.

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